I farmaci per la cura della disfunzione erettile presto potrebbero trovare una nuova importante applicazione nella prevenzione delle malattie cardiovascolari.
Il merito è di una scoperta fatta da un gruppo di ricercatori dell'università di Padova, coordinati dal professor Carlo Foresta. Gli studiosi hanno dimostrato che i farmaci impiegati per la disfunzione erettile possono incrementare il numero di cellule staminali in grado di trasformarsi in endotelio, la cui carenza è alla base del rischio di patologie cardiovascolari.
Le pillole comunemente usate per combattere l'impotenza, infatti, agiscono da inibitori di un enzima, il fosfodiesterasi, determinando il rilascio e la maturazione delle cellule staminali in senso endoteliale.
«La scoperta», ha dichiarato il professor Foresta, «può rappresentare un importante segnale per tutte quelle condizioni, in parte già note, che si manifestano con una ridotta produzione di cellule staminali endoteliali e sono a rischio di eventi cardiovascolari importanti». Lo studio italiano sarà pubblicato sul prossimo numero della rivista International Journal of Impotence Research.